Quando nostro padre Mauro Bendinelli ci ha lasciato Fattoria Santo Stefano, ha anche trasferito a noi figli una grande responsabilità: quella di rispettare, preservare e mantenere sana la terra nostra terra ed i suoi frutti.

Siamo biologici! Abbiamo quindi un occhio di riguardo all’ambiente, alla tutela delle risorse e al mantenimento della fertilità del suolo ma anche al riciclo dei rifiuti, ed il mantenimento della biodiversità. Pe fare questo cerchiamo utilizziamo pratiche agronomiche rispettose dell’ambiente, volte a mantenere il suolo vivo e ricco di nutrienti come le rotazioni, il diserbo meccanico, il sovescio. Per le nostre vigne ed i nostri oliveti utilizziamo solo concimi organici di origine animale e vegetale (come il compost), miscelati con altri componenti vegetali come le alghe.

Pensiamo infatti che produrre vino in modo naturale non è una tecnica, ma un modo di approcciarsi alla vita con la consapevolezza che il territorio non va usato ma va vissuto.

Questo periodo dell’anno (Febbraio) è per noi un momento molto importante, siamo infatti impegnati nella potatura delle nostre vigne, noi utilizziamo un sistema misto archetto toscano e cordone speronato.

Il cordone speronato lo utilizziamo nelle vigne Lago, Chiesa, Querceto, Frutteto e Sobole è un tipo di allevamento che richiede più tempo per essere impostato, in quanto è necessario che si formi una robusta e lunga struttura permanente. In pratica il cordone è il prolungamento del ceppo della vite, che viene posto sul filo portante in linea orizzontale e sul cui dorso si inseriscono gli speroni. La sua altezza dal terreno è di solito di 90-100 cm. Le uve prodotte da questo tipo di allevamento vengono utilizzate per la produzione dei nostri vini più importanti come la riserva il Drugo e la Gran Selezione.

Nei nostri vigneti utilizziamo anche l’archetto toscano o Capovolto, forma di allevamento simile al Guyot da cui si differenzia per la curvatura ad arco di tralci, che può essere più o meno pronunciata. Utilizziamo questa potatura nelle vigne denominate Fonte, Pino e Cantina, questo ci permette di individuare tre fasi o tagli: passato, presente e futuro. Si tratta di definizioni convenzionali per descrivere quello che è stato lasciato sulla pianta nell’anno passato; quello su cui si dovrà effettuare la potatura presente e quello che si lascerà sulla pianta per il futuro.

 

Elena ed Agostino Bendinelli